Schiusa su un’area di 448 mila metri quadri, Pompei ha rivisto la luce nel ‘700 grazie all’iniziativa di Carlo III di Borbone, all’epoca Re di Sicilia. Il sito archeologico, dal 1997 patrimonio dell’Unesco, è un dedalo di strade che portano dritte nel cuore dell’antica civiltà e ne svelano lo stile di vita, i gusti, i punti di riferimento. Per conoscere a fondo la cittadina l’unica bussola a disposizione è la sete di conoscenza.
Chi non avesse sufficiente tempo a disposizione per visitarla tutta può scegliere un itinerario che richiede mezza giornata composto dalle Domus private e pubbliche più significative. Resta l’invito a tornare nuovamente a Pompei per vivere pienamente, in largo e in lungo, un’esperienza indimenticabile.
Vi sono tre possibili accessi agli scavi:
- da Porta Marina (via Villa dei Misteri)
- da Piazza Esedra (piazza Porta Marina inferiore)
- da Piazza Anfiteatro (piazza Immacolata)
Da ciascuno di questi si dipana un percorso che tiene conto di edifici, templi, santuari, terme e teatri.
Degli itinerari proposti sono evidenziate le opere cardine, ossia quelle cui la moderna storiografia riconnette un significato o un momento particolare della vita di questo antico popolo.