Il famoso Rosso Pompeiano

Il famoso Rosso Pompeiano

Una delle testimonianze più preziose che da sempre ci illustra gli usi e costumi, le tradizioni e la cultura di un popolo e di una determinata epoca storica, è sicuramente l'affresco. A Pompei, la città campana tristemente nota per essere stata distrutta dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., le pitture parietali sopravvissute alla tragedia sono fortunatamente molte.
Qui le dimore erano arricchite da moltissime scene dipinte raffiguranti architetture, paesaggi, scene di vita quotidiana e perfino scene erotiche.

La tecnica dell'affresco consiste nell'applicare i pigmenti macinati di colore direttamente sull'intonaco fresco attivando così una reazione chimica che favorisce il fissaggio dei colori.
Una ricerca, promossa dalla soprintendenza partenopea e condotta da Sergio Omarini dell'Istituto nazionale di ottica di Firenze, ha spiegato come l'intensità e la tonalità del colore rosso di questi affreschi, sia in realtà frutto di un'alterazione causata proprio dall'eruzione.

Il famoso Rosso Pompeiano

 Osservando le crepe che si sono create nelle pareti mostrando quindi l'originario colore sottostante, e attraverso vari studi condotti sulla temperatura e la composizione chimica dei pigmenti, è stato scoperto che il celebre colore rosso (definito pompeiano proprio per la grande presenza in questa città) era in realtà un giallo ocra! Infatti il calore ed i gas sprigionati dall'eruzione del vulcano hanno fatto sì che si innescasse questa reazione che peraltro era già nota agli antichi: lo stesso Plinio infatti in una sua opera descriveva come scaldando nei forni l'ocra gialla si poteva ottenere un pigmento rosso.

Questa scoperta comunque molto interessante, nulla toglie alla bellezza e al fascino di questi affreschi che ci restituiscono un'immagine ricca e vitale di una civiltà rimasta ferma nel tempo a circa 2000 anni fa.

Visite serali

Da maggio sono riprese le visite serali agli scavi di Pompei e di Ercolano.

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